mercoledì 22 febbraio 2012

NAPOLI CANTA IL BLUES: 3-1!

Dopo quella del Milan con l'Arsenal, altra grande affermazione del calcio italiano su quello inglese in Champions: al S.Paolo, il Napolisupera il Chelsea per 3-1 e muove un grande passo verso i quarti. "Blues" in vantaggio al 27' con Mata, gli azzurri sembrano in difficoltà, ma Lavezzi pareggia al 38' e poi ci pensa Cavani, in gol al 47'. Nella ripresa, padroni di casa perfetti e al 55' è tris: stavolta assist di Cavani e rete di Lavezzi.

LA PARTITA

Facciamo finta di niente, continuiamo, noi italiani, a mantenere il profilo basso, a piangerci un po’ addosso pensando al nostro calcio decadente, invidiando la grandeur di spagnoli e inglesi. Specie di questi ultimi. Sospiriamo forte e girato l’angolo esultiamo, perché dopo lo show del Milan con l’Arsenal è giunto anche il trionfo del Napoli col Chelsea: e la Champions, in attesa di illuminarsi dell’immenso di Barcellona e Real, si illumina d’Italia.

Un successo bello e scaltro, indiscutibile quanto agevolato dalle follie difensive dei Blues. Qualsiasi allenatore consapevole di avere simili interpreti in retroguardia, si preoccuperebbe forse di proteggerli il più possibile, li ucciderebbe di urla alla prima indecisione, al primo ricciolino inutile. Villas Boas, in questo senso, non ha davvero imparato nulla da José Mourinho ed è peccato ancora più mortale, per il tecnico portoghese, avere subìto tre reti a difesa schierata dopo essersi trovato in vantaggio alla prima palla buona, tra l’altro regalata da un pesante svarione targato Cannavaro e campo di gioco (rimbalzo irregolare, sorpreso il difensore, Mata zompa sulla palla rinviata male, 27’). A Lavezzi e Cavani, supportati dal resto della squadra, è bastato il consueto cocktail movimento-qualità per ubriacare il vaporoso David Luiz e l’immobile Cahill, mai supportati né dagli esterni, né da chi (Ramires e Meireles) doveva magari fungere da scogliera spacca-onde davanti a loro. Il Pocho, dopo soli 11 minuti dallo 0-1, ha rotto l’incantesimo in Champions con un bellissimo destro a giro dal limite; e mentre il Chelsea (Ramires e Ivanovic) non approfittava dello stordimento di Cannavaro e di quello, vero, di Campagnaro (ferito alla testa e sanguinolento fin dai primissimi minuti), Cavani mostrava all’Eurovisione che fu che cos’è un vero, grande centravanti sull’invito di Inler nel recupero.

Nella ripresa, il Napoli può quindi contare su uno spartito a lui caro: davanti una squadra che deve rimontare e di là da quella, infiniti spazi per i contrattacchi. Con il quartetto specializzato in lenti nell’altra metà campo, gli azzurri devono solo pensare a mantenere ordine e concentrazione dietro e ripartire come solo loro sanno fare. Detto e fatto. Lavezzi spreca il tris già al 10’, poi dieci minuti più tardi piazza la stoccata vincente grazie all’irriducibile Cavani e a David Luiz, la cui presunzione consente al Matador di rubare palla con l’anca e servire al Pocho l’assist che non si può sprecare. Villas Boas, che in campo è sostanzialmente sostiuito da Drogba, sembra intontito come e più dei suoi difensori. Quando si riprende, manda in campo Lampard ed Essien al posto dei fumosi Meireles e Malouda: osservando l’intatta qualità del primo e la grinta del secondo, viene voglia di ringraziare lo “Special Two” (?) per le scelte iniziali. Mentre il Chelsea, inutilmente, cerca il gol che rimetta pesantemente in gioco i quarti di finale, il Napoli continua a fare il suo: e c’è da mangiarsi le mani fino ad altezza nocche quando Maggio, a colpo sicuro, si fa respingere sulla linea da Cole il colpo del 4-1. Sarebbe stato un ulteriore mattone nel palazzo dei sogni, ma visti i primi 90 minuti non sembra esagerato affermare che a Stamford Bridge, con ovvi spazi a disposizione, gli azzurri possano bissare l’ennesima meravigliosa serata del San Paolo. Ah no, scusate: piangiamoci addosso, fustighiamoci ancora un poco. Ah, il calcio inglese…  

LE PAGELLE

Lavezzi 8 Segna la sua prima rete in Champions: che ne vale sei o sette, perché è quella che consente al Napoli di rialzarsi in tempi brevi. Dopo l’angolatissima carezza dell’1-1, ha l’occasionissima ammazza partita a inizio ripresa: peccato, peccatissimo, ma si riscatta quando il Matador gli passa la banderilla per abbattere il toro Cech. Ma è stato lui l’”hombre del partido”

Cavani 8 Quando al 10’ va a sbattere contro Cech, c’è puzza di serata no: ma dopo Mata, ecco il Matador, che tira fuori dal suo cristallino repertorio di bomber un gol di spalla, unica parte con cui poteva colpire decentemente il cross di Inler. Con un’altra parte assai inutilizzata nel mondo del calcio, l’anca, costruisce il 3-1 del Pocho. Inutile, quasi, sottolineare che sta perennemente a correre, aiutando tutto e tutti. Ribadiamolo: giocatore ormai di livello mondiale.

Inler 7 Equilibrio e regia, lavoro tattico e ispirazione nei lanci: lo svizzero risponde presente nella notte più importante e rassicura i compagni giocando con grande personalità mille palloni sbagliandone davvero pochi.

Cannavaro 5 D’accordo, quando svirgola oscenamente servendo l’assist dell’1-0 a Mata è tradito da una zolla di denominazione d’origine controllata italiana. Però l’erroraccio lo angoscia e appare impreparato, malleabile in più di una situazione. Aronica, bravissimo, gli dà una gran bella mano.

Cech 6,5 Indicato come un componente della banda dei declinanti in Blues risponde con i fatti, le mani (Maggio) e i piedi (Cavani): ma neanche con caschetto e guantoni si possono parare tutte le falle aperte dai signorini che si trova immediatamente davanti.

Cahill 4 Pezzo pregiato del mercato inglese, è passato dal Bolton alla corte di Abramovich per “soli” 9 milioni. Al San Paolo si è capito perché: tra i quattro amici al bar della linea di Villas Boas è quello che vince (si fa per dire) la gara del più lento, del meno reattivo, del meno capace di leggere le situazioni. Si tace del suo socio David Luiz, che da lontano assomiglia a Elisa, quella che ha inventato il colore verde in quello spot.

Sturridge 6,5 Mentre Drogba è impegnato a fare le veci di Villas Boas, dando ordini a destra e a manca, ci pensa questo ragazzo preso ai tempi della gestione Ancelotti a ravvivare la fiamma del camino Chelsea. Zuniga e Aronica non stanno a guardare, ma l’esterno Blues sprinta che è un piacere, ed è l’ultimo ad arrendersi tra i londinesi.  

IL TABELLINO

NAPOLI-CHELSEA 3-1

Napoli (3-4-2-1)
: De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 5, Aronica 7; Maggio 6,5, Gargano 7, Inler 7, Zuniga 6,5; Hamsik 6 (37' st Pandev sv), Lavezzi 8 (29' st Dzemaili 6); Cavani 8. A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Britos, Dossena. All.: Mazzarri

Chelsea (4-3-3)
: Cech 6,5; Ivanovic 5,5, Cahill 4, Luiz 4,5, Bosingwa sv (12' Cole 5); Ramires 5, Raul Meireles 5,5 (25' st Essien 6), Malouda 5,5 (25' st Lampard 6,5); Mata 6, Drogba 5, Sturridge 6,5. A disp.: Turnbull, Obi Mikel, Kalou, Torres. All.: Villas Boas

Arbitro
: Carballo

Reti: 27' Mata (C); 38' Lavezzi (N); 47' pt Cavani (N); 20' st Lavezzi (N)

Ammoniti: Cavani (N), Raul Meireles (C), Cahill (C)

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