lunedì 20 febbraio 2012

MUNTARI, ALTRO AUTOGOL DELL'INTER

Dichiarazioni d'amore, passato nerazzurro completamente dimenticato e ventinove minuti per spazzare via gli ultimi dubbi dei suoi nuovi tifosi. L'uomo del giorno èSulley Muntari, centrocampista ghanese che il Milan ha prelevato in prestito dall'Inter risolvendo l'emergenza a centrocampo e consegnando al tifo rossonero un ulteriore spunto per infierire sull'altra sponda del Naviglio a suon di sfottò. Un 'regalo' di Moratti che va a rimpinguare una lunga serie di giocatori che hanno fatto la felicità economica e sportiva di Galliani e soci.
"Sono nel club più forte e importante del mondo, sono venuto al Milan perché voglio vincere e coronare il mio sogno". Si era presentato così Sulley Muntari a Milanello. Nessun accenno al passato, l'esperienza all'Inter mai toccata e sguardo fisso al presente con la speranza che diventi futuro. Una corsa contro lo scetticismo generale che ha subìto un'impennata al Manuzzi di Cesena. Gol sfiorato dopo pochi minuti e rete del vantaggio poco prima della mezz'ora. Centro! E via con gli sfottò milanisti per l'ennesimo regalo della dirigenza nerazzurra ai cugini rossoneri. Una lista che parte da lontano, con Seedorf e Simic, bidoni all'Inter e campioni d'Europa nel 2003 da protagonisti a Manchester con la maglia del Milan. Tanto quanto Pirlo che cambiando sponda del Naviglio è diventato quello che oggi tutti ammiriamo. Un cruccio per l'Inter che qualche pacco lo ha pure rifilato ai cugini ma che, numeri alla mano, dagli scambi in famiglia ci ha quasi sempre rimesso. Coco, Brncic, Helveg o Guly solo per dirne alcuni non hanno lasciato traccia alla Pinetina, tanto che per un po' Moratti si era ripromesso di non fare più affari con Galliani. Fino a Muntari appunto, voluto fortemente da Allegri (che però non lo ha messo in lista Champions) e pezza ideale per fermare l'emorragia da infortuni che ha colpito la mediana rossonera.
All'Inter sta girando tutto storto e la rete di Muntari all'esordio con la maglia del Milan poche ore dopo la debacle interna contro il Bologna ha solo dato un giro di vite a degli sfottò che già erano nell'aria. "Nemmeno questa ci è andata bene" avranno pensato i tifosi nerazzurri, "ci manca solo che Coutinhodiventi Pallone d'Oro all'Espanyol". Sarcasmo misto a rassegnazione insomma. Ma nemmeno al Milan, pensandoci bene, possono alzare troppo a lungo la cresta. In fondo anche i rossoneri quest'anno hanno regalato Andrea Pirlo all'armata di Conte. L'uomo chiave per il gioco bianconero, l'arma decisiva nella sfida a distanza con la Juventus. Insomma, scagli la pietra chi è senza peccato.

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