domenica 19 febbraio 2012

ZADOTTI: A TUTTO GAS VERSO LA B

Francesco Zadotti, calabrese di nascita e romano d’adozione, si è appassionato al calcio avvicinandosi alla Ternana. Lui, da sempre legato a doppio filo agli sport motoristici, ha scoperto l’emozione di “guidare” una società di calcio che tanto bene sta facendo in Prima Divisione, ma che è anche proiettata al futuro...
Presidente Zadotti, come può accadere che un appassionato di motori si “innamori” del calcio? 
“Se è vero che la mia passione principale, sin da ragazzo, è stata rappresentata dall’ automobilismo e dal mondo dei motori in generale, è pur vero che sono un amante dello sport in generale. Pratico discretamente il tennis, lo sci l’arrampicata. In passato ho praticato nuoto e pallanuoto a livello agonistico giovanile. Poi il calcetto fino a tarda età”.
Uno sportivo dunque: a livello “motoristico” quali risultati ha ottenuto?
“Quello a cui sono più affezionato è il titolo di campione italiano nel ‘75 della 500 gr2, ma i più importanti sono stati i campionati italiani assoluti del turismo vinti negli anni 1991 e 1993”. Parliamo di calcio presidente, come è “arrivato” alla presidenza della Ternana?“Su incarico della famiglia Longarini”.

E si aspettava di ottenere questi risultati in così breve tempo?
“Quando si inizia a lavorare lo si fa per raggiungere un obiettivo e ci si mette il massimo dell’impegno. Dunque posso dirle che ci ho messo, ci metto e ci metterò tutto me stesso finchè sarò in carica”.
Di cosa va più fiero?
“Di aver fatto delle scelte gestionali ritenute dagli "esperti" inadatte, inadeguate e dannose mentre con il passare del tempo si sono e si stanno rivelando opportune e vantaggiose”.

Cosa non rifarebbe invece da presidente?
“Dal punto di vista della presidenza sto vivendo un periodo magico, pertanto non posso risponderle, e spero di non poterlo fare anche per il prossimo futuro..”.

Cosa l’ha delusa, se c’è qualcosa, del mondo del calcio che ha conosciuto fino ad oggi?
“Non provo delusione per qualcosa in particolare. Posso dirle però che mi piacerebbe più moderazione in generale, anche nei toni. E maggiore educazione. Ci sono molti sport che esprimono al meglio la loro passione pur tenendo in debita considerazione queste caratteristiche, anche se ad onor del vero nel calcio si vive una tale tensione durante una partita che lo sfogo sia per un evento negativo che positivo può risultare un po’ sopra le righe. E’ capitato anche a me, lo ammetto”.

La Ternana è prima in classifica, vince e diverte. Come si immagina quella del prossimo anno?
“Potrei dirle come la sogno ma è prematuro”.

La Società che lei dirige è stata presa ad esempio anche per una caratteristica particolare... quella di aver fatto firmare a tutti, staff e giocatori, esclusivamente contratti annuali. Sarà lo stesso anche nella prossima stagione indipendentemente dalla categoria in cui giocherà la squadra?
“Non conosco le esigenze delle altre categorie ma trovo che nella nostra fare dei contratti pluriennali sia troppo penalizzante per la società che si troverebbe a pagare tutti gli eventuali errori commessi nella scelta dei calciatori per più di una stagione, per di più sommandoli con i rimpiazzi. Credo sia giusto far firmare impegni pluriennali soltanto a giovani di belle speranze. Quindi se sarà lo stesso il prossimo anno, al momento, non gli lo so dire..”

A cosa rinuncerebbe per essere sicuro della promozione della Ternana in B, in questa stagione?
“A nulla , nelle passioni non mi piacciono i compromessi”.

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